TANG LANG QUAN

Mantide religiosa delle 7 STELLE ( QI XING TANG LANG QUAN )

STORIA
Lai Lai, disse l’ anziano maestro Chun ad un gruppo dei suoi studenti che si allenavano con lui dopo averli raggruppati. C’ era dietro di lui un altare di legno enorme adornato di rose con un verso che pronunciava, “ la mantide religiosa è grande come la terra “, e “ le 7 stelle sono enormi come i cieli “. Tra i versi c’ era un dipinto di Wang che giostrava una mantide religiosa con una canna rigida.La stanza fu rannuvolata da incenso offerto in onore di Wang, e le armi fiancheggiavano i muri battuti dall’ uso giornaliero dei vecchi discepoli di Chun. Gli studenti si Mantide religiosa delle 7 STELLE

alzarono ansiosi, sapendo che il loro Sifu stava per raccontare una delle sue storie animate, come spesso faceva quando gli studenti rimanevano fino a tarda notte. Il Maestro Chun punto’ verso una piccola mensola vicina all’ altare della Scuola sulla quale stavano 8 tavolette di legno, ognuna aveva impressi 3 caratteri. “ Quelle tavolette “, esclamo’, “ rappresentano i nomi dei maestri che mi hanno preceduto e che hanno dedicato la loro vita trasmettendo le tradizioni    ed i metodi di combattimento del nostro stile, la mantide religiosa delle 7 stelle. Il Maestro Chun si giro’ indietro verso i suoi studenti e disse loro, “ voi siete la prossima generazione di mastri della mantide religiosa, e dovete assumervi la responsabilità di tramandare con chiarezza la storia di ognuno di questi uomini, voi dovete annunciare l’ onore del loro insegnamento e la grandezza della loro abilità “.Il Maestro Chun trascorreva ore a spiegare la storia dei suoi predecessori e delle proprie esperienze. Egli parlo’ affettuosamente del suo Maestro ed incoraggio’ i suoi successori a ricordare bene tutto cio’ che lui stava dicendo. Attraverso storie come quella del Maestro Chun, le storie dei sistemi di kung fu si sono tramandate da Sifu a studente, assicurando alle generazioni future le esperienze del passato. Svelando la storia dello stile della mantide religiosa delle 7 stelle, dal suo fondatore Wang Lang in poi, si guadagnera’ conoscenza illuminandoci sullo scopo del passato e sull’ andamento del futuro. La mantide religiosa delle 7 stelle deriva direttamente dal monaco di Shaolin Wang Lang, ed e’ uno dei tre rami principali in cui si divide questo stile. La sua creazione risale a circa 370 anni fa tra la dinastia Ming e quella Qing. La storia narra che Wang Lang, nato nel villaggio di Hsieh nel 1620 d.C. e vissuto nello Shandong, era un abile combattente.

Il giovane Wang infatti era famoso in tutta la Cina ed era solito sfidare i piu’ famosi maestri per provare la sua abilita’. Solo 17 persone riuscirono a batterlo, a queste egli chiese di insegnargli i loro stili ed e’ per questo che imparo’ 17 stili di Kung fu. Quando aveva ventanni egli fu rattristato dal rovesciamento della dinastia Ming da parte dei Manciu’. Sapendo dell’ esistenza del monastero Shaolin e dei suoi monaci imbattibili nel kung fu, decise di sviluppare la sua prodezza nella lotta ed organizzare una rivolta. Ma l’ esercito Ching brucio’ il monastero per reprimere qualsiasi minaccia sul nascere.

Il monaco Wang scappo’ dal monastero in fiamme insieme ad un piccolo numero di fratelli di Shaolin, difendendo l’ abate mentre fuggivano. Essi si stabilirono provvisoriamente in piccolo convento di Laoshan nello Shandong. Convinto a migliorare come combattente egli si batteva spesso con i suoi fratelli Shaolin per provarne l’ abilita’. Nonostante conoscesse 17 stili, venne spesso sconfitto e gettato nella polvere del tempio dai suoi compagni. Deluso, Wang Lang si ritiro’ in eremitaggio in una vicina foresta e si dedico’ all’ esercizio duro per tre anni ininterrottamente. Quando Wang ritorno’ al tempio e sfido’ i suoi fratelli, li supero’ facilmente, ma purtroppo venne di nuovo sconfitto dall’ Abate Feng. L’ Abate Feng schivo’ con disinvoltura gli attacchi di Wang Lang e lo spedi’ di nuovo nella polvere. Dopo cio’ Wang penso’ di non potere mai battere l’ Abate Feng. Per questo un umido pomeriggio estivo si inoltro’ nella vicina foresta di Shaolin per meditare e vide una mantide religiosa che combatteva contro una cicala molto piu’ grande di lei. Piu’ la cicala resisteva e piu’ la ferocia della mantide religiosa cresceva. La lotta era molto accanita, ma alla fine la mantide ebbe il sopravvento.

Ispirato da quei movimenti Wang catturo’ l’ insetto e per tre mesi lo studio’. Egli si sforzo’ di imparare le reazioni della mantide da diverse angolazioni, colpendola con una canna. Scopri’ cosi’ che essa usava il metodo dell’ alternare i colpi, da vicino e da lontano unendo il duro ed il morbido. Formulo’ quindi la teoria dei “ 16 caratteri principali “, e la teoria nota come “ Tang lang bow sim “, o “ la mantide che afferra la cicala “. Decise quindi di aggiungere al suo stile la tattica e la strategia della mantide religiosa. Creo’ cosi’ lo stile della mantide religiosa e ritorno’ al tempio dove mostro’ al capo monaco le varianti che aveva inserito e questa volta l’ incontro fini’ in pareggio, allora ritorno’ nella foresta e vide un serpente che combatteva contro una scimmia.

L’ abilita’ del gioco di gambe della scimmia per schivare il serpente lo convinse ad aggiungere anche il gioco di gambe nel suo metodo. Wang armato di un sistema di combattimento completamente nuovo ritorno’ al tempio di Laoshan e sfido’ nuovamente l’ Abate Feng. Nel cortile del tempio, Wang e Feng si scambiarono un saluto amichevole e si posizionarono per il combattimento, circondati da molti monaci curiosi circa l’ esito. La gamba destra di Wang Lang scatto’ in avanti, attaccando le ginocchia di Feng, seguito da numerosi colpi alla testa ed al corpo. L’ Abate Feng tento’ di bloccare l’ attacco di Wang, e fu lanciato a terra. L’Abate del tempio fu brutalmente colpito dalle mani della mantide di wang Lang. Alla fine anche il capo monaco di Shaolin dovette riconoscere che Wang Lang era divenuto il migliore tra i monaci nel combattimento, e gli chiese di rimanere al tempio per insegnarlo a tutti i monaci.

Le strategie e le tecniche della mantide furono protette tra le mura del tempio di Laoshan. Non piu’ di cinquanta anni dopo lo stile avrebbe lasciato il tempio. Un taoista, Seng Sil, era arrivato al tempio in cerca di un chirurgo ed erborista. Ogni mattina presto Seng vedeva un gruppo di giovani monaci esercitarsi alla mantide religiosa. Impressionato dalla loro velocità tremenda, Seng cerco’ di imparare da loro. I discepoli di Laoshan riconobbero la sincerità di Seng ed acconsentirono ad istruirlo in questo stile. Dopo numerosi anni di pratica devota, Seng lascio’ il tempio e si trasferi’ al tempio taoista del Verde Dragone. Seng divenne piuttosto anziano prima di insegnare lo stile imparato a Laoshan. Era durante un freddo pomeriggio dell’ inverno 1770 che Seng vide alcune guardie attaccate da una banda di ladri. Le guardie erano incapaci di difendersi, e Seng cerco’ di aiutarli. Le mani veloci di Seng sconfissero l’ intero gruppo di banditi. Seng era amico di una delle guardie, Li Zhijian, nativo di Haiyang, che divenne il suo unico studente e passo’ dieci anni ad allenarsi con il suo maestro.

Nel 1780, finito il suo servizio militare Li ritorno’ al suo paese natale ed insegno’ a varie persone questo metodo. All’ eta’ di 60 anni si stabili’ nello Shandong ed accetto’ come allievo Wang Yunsheng di Fushan. Essendo di famiglia ricca Wang non aveva bisogno di lavorare, e passava i suoi giorni con il suo maestro ad affinare la sua abilita’ e le sue conoscenze. sulla mantide religiosa. Wang insegno’ piu’ tardi a Fan Xudong dello Shandong. Fan era un uomo massiccio che pesava 280 libbre ed era soprannominato “ il gigante “. Si racconta che mentre stava attraversando un campo di mais, si scontro’ con due tori adirati. Fang calcio’ lo stomaco di un toro, afferro’ il suo corno e lo ficco’ nel fianco del secondo toro. Ambedue gli animali morirono subito. Nel 1875 il club di kung fu di Yantai pago’ Fan per combattere contro il campione di lotta russo. Fang sconfisse il campione russo cosi’ da essere dichiarato tra i piu’ forti combattenti. Fan Xudong insegno’ a molti studenti, tra i migliori vi fu Lin Jingshan. Lin Jingshan e’ stato uno dei piu’ famosi maestri contemporanei di tang lang quan, nato nello Shandong nel 1885, morto il 1° giugno 1971 all’ eta’ di 86 anni. Lin Jingshan era della 4° Generazione nella linea di trasmissione del Qixing Tang Lang Quan, ereditato dal maestro Fan Xudong, 3° Generazione, di cui era il terzo discepolo. Fra i discepoli compagni di studio di Lin Jingshan vi erano: Guo Jialu, Yang Weixin, Luo Guangyu, Chi Zhuen, Wang Zhuanyi ed altri. Il maestro fin da bambino amo’ le arti marziali, ma a causa della poverta’ della sua famiglia all’ eta’ di 14 anni dovette trasferirsi a Yantai, dove trovo’ lavoro in una bottega per la vendita di cereali. A quel tempo la palestra del Maestro Fan Xudong si trovava non lontano dal negozio, quindi Lin Jingshan nel suo tempo libero spesso correva fuori a sbirciare il Maestro Fan che insegnava il Wushu e, basandosi su cio’ che ricordava, imitava gli esercizi guardati di nascosto.

Trascorso molto tempo in questo modo, egli suscito’ l’ attenzione del Maestro Fan che un giorno lo invito’ ad entrare e cosi’ Lin Jingshan gli racconto’ la sua storia. Lo spirito di quel giovane che con tanta passione si esercitava nelle arti marziali commosse il Maestro Fan, che quindi gli chiese di mostrargli i “ Taolu “ che aveva imparato in modo che lui potesse guardarlo. Sebbene i “ Taolu “ non fossero del tutto completi, i movimenti erano precisissimi. Fu cosi’ quindi che il Maestro Fan Xudong lo accetto’ nella sua scuola, era il 1902, da allora il Maestro Lin comincio’ ufficialmente la sua carriera nelle arti marziali. Fan Xudong comincio’ ad insegnargli dai movimenti base e dai primi “ Taolu “, dal facile al difficile, dal semplice al complesso, trasmettendogli con serieta’ e severita’ il suo insegnamento. Lin Jingshan non temeva la sofferenza, non temeva la fatica, ma piuttosto si allenava assiduamente. Grazie al suo impegno, alla sua costanza ed all’ insegnamento di tutto cuore del Maestro Fan, egli progredi’ in modo rapidissimo.

Spesso nell’ allenarsi si dovevano eseguire degli esercizi di combattimento ( Sanda ), sebbene fossero solo delle esercitazioni spesso pero’ nel tirare pugni e sferrare calci vi erano dei movimenti pericolosi. Nonostante il Maestro Lin fosse abbastanza basso e piccolo di corporatura ed i suoi compagni Guo Jialu, Yang Weixin, Luo Guangyu ed altri pesassero circa 90 kg., nelle esercitazioni di combattimento tutti i compagni del Maestro Lin che combattevano con lui non riuscivano a tenergli testa. Il Maestro Lin sapeva di avere poca forza e percio’ si allenava con particolare attenzione nelle tecniche dei passi, velocissimo nell’ avanzare, arretrare, schivare e saltare; la sua agilita’ impressiono’ tanto i compagni che tutti lo imitavano nello studio. Tra i Maestri di arti marziali piu’ famosi del nord Lin Jingshan rimase senza uguali per parecchie decine di anni. Dal 1911 al 1915 fu invitato a Tianjin e sotto il comando del signore della guerra Qu Yupu fu incaricato di insegnare agli ufficiali. In seguito il Maestro ritorno’ a Yantai e sostitui’ il Maestro Fan nell’ insegnamento delle arti marziali.

Egli era uno degli allievi piu’ fidati di Fan Xudong che lo aveva nominato suo terzo discepolo, ed attraverso il meticoloso insegnamento del Maestro aveva ereditato tutta la quintessenza del Qixing Tang Lang Quan, eccellente inoltre nel “ palmo d’ acciaio “ e negli esercizi del Luohan; nel corso di decine d’ anni d’ allenamento aveva sviluppato in modo divino lo stile Qixing Tang Lang Quan e le caratteristiche del combattimento. La sua spada, il bastone Liu he, la lancia Mei hua e la sua grande sciabola Chun qiu divennero famosi nel mondo delle arti marziali. Il Maestro Lin era un uomo onesto e leale, modesto, che non si risparmiava nell’ insegnare agli studenti. Spesso li istruiva con fervore: l’ arte non ha limiti, lo studio non ha limiti, i risultati non hanno limiti. Nel libro della scuola scrisse tre grandi ideogrammi: “ bisogna ancora studiare “, e spesso diceva agli studenti “ normalmente docili come agnelli, sul campo feroci come tigri, solo lavorando assiduamente si ottengono risultati “.

Fra i migliori allievi del Maestro Lin, Hu Yongfu, Shao Huating e Zhong Lianbao. Hu Yongfu appena piu’ giovane di soli quattro anni rispetto al Maestro Lin, dopo avere completato il suo studio si trasferi’ a Da Lian per insegnare, cosi’ come Xiao Shubin, uno dei migliori allievi di Yang Weixin. Li Huitang ( Zi Zhanyuan ), allievo di Hu Yongfu, dopo avere studiato ha scelto invece Qindao, dove pure insegna ed ha un gran numero di allievi. Un altro dei migliori allievi di Lin Jingshan e’ Shao Huating, eccezionale nelle arti marziali, soprattutto nell’ uso dei coltelli e negli esercizi del Luohan. Nel 1936 Shao Huating ando’ ad Hong Kong per affari, e nel tempo libero andava all’ associazione di arti marziali del Maestro Luo Guangyu.

Il Maestro gli chiese di esibirsi nello Ying Qigong e da allora divenne famoso nel mondo delle arti marziali di Hong Kong. Anche Wang Chunshan e’ stato uno dei piu’ bravi allievi del Maestro Lin, morto nel 1972, all’ eta’ di 73 anni. Il Maestro Luo Guangyu quando si trovava al sud chiese a Lin Jingshan di assumere un incarico a Shanghai con una buona remunerazione, ma il Maestro Lin, per non venire meno al suo impegno con le generazioni piu’ anziane di allievi, rifiuto’ cortesemente ogni invito. Durante i dieci anni dei tumulti, il Maestro Lin ritorno’ al suo paese natale, nel distretto di Cai Yang, e sebbene fosse gia’ avanzato nell’ eta’, ancora insegnava senza sosta tutti i giorni ai suoi allievi. Egli e’ morto il 1° giugno 1971 nel suo paese natale. Come precedentemente ricordato, uno dei migliori allievi di Lin Jingshan fu il Gran Maestro Zhong Lianbao. Nativo di Yantai, città’ sul golfo di Pohai nella regione dello Shandong, dove da secoli si tramanda l’ arte del Tang Lang Quan, e dove vivono attualmente gli ultimi depositari della tradizione di questo stile di Wu Shu, sin da giovanissimo ha amato il Wu Shu. Dal 1953 ha cominciato a studiare il Qi Xing Tang Lang Quan con il Gran M° Lin Jing Shan, 4° generazione nella successione di questo stile. Sotto la meticolosa guida del suo Maestro, il Gran M° Zhong ha trascorso vari decenni di duro allenamento e studio approfondito, quindi ha portato avanti e sviluppato in modo splendido le peculiari caratteristiche dello stile del Gran M° Lin, divenendone uno degli allievi migliori.

Il Gran M° Zhong Lianbao attualmente e’ membro dell’associazione internazionale di T.L.Q. di Yantai, vicepresidente dell’ associazione per la ricerca sul T.L.Q., nonche’ Direttore Tecnico per il T.L.Q. nella federazione di Wushu delle Filippine. In Italia il Granmaestro Zhong ha come allievi il Maestro Falanga Stanislao ed il Maestro Mariani Simone( 6° generazione di qi xing tang lang quan ). M°. Mariani simone 4° (6 generazione tang lang quan ) responsabile per l’Umbria della TWKA Italia .

Durante i secoli la mantide religiosa ha dato origine a vari metodi simili, ed oggi si divide in 3 stili principali: 1 – Qixing Tanglangquan ( mantide religiosa delle 7 stelle ). E’ detta anche mantide Arhat. Le sue tecniche hanno posture estese e naturali ed azioni semplici e vigorose. La “ posizione delle 7 stelle “ e’ la piu’ caratteristica dello stile. Le sue caratteristiche includono i movimenti della vita, delle gambe, delle spalle, di stare in piedi e di colpire. 2 – Meihua Tanglangquan ( mantide del bocciolo di prugno ) E’ chiamata anche mantide Taiji. 3 – Liuhe Tanglangquan ( mantide delle 6 combinazioni ) E’ chiamata anche mantide scimmia. Tutte hanno delle similitudini tra loro, le forme dei movimenti sono simili a quelle della mantide. Le loro caratteristiche sono: i movimenti rigorosi, svelti e forti. Difatti i movimenti devono coincidere abilmente ed i gesti delle mani sono ininterrotti. Le mani, gli occhi, il corpo ed il passo devono muoversi in modo veloce, vivace, stabile e preciso. la forza usata e’ quella elastica, feroce, ma non rigida; morbida, ma non flessibile; semplice, ma non interrotta; veloce, ma non confusa. Le tecniche sono svariate. I movimenti leggeri sono veloci come il vento, soffici come i rami di salice. I movimenti rigidi sono duri come acciaio che possono polverizzare la pietra piu’ dura. Il fendente ed il colpo a martello sono colpi molto potenti. La rigidita’ si combina con la morbidezza. I movimenti cambiano in maniera continua, e la velocita’ e’ la caratteristica principale dello stile della mantide religiosa delle 7 stelle. Questo stile e’ ritenuto essere tra i piu’ forti nel combattimento. Oltre alle forme si studiano 25 tipi di pugno, 15 tipi di calcio, 18 tipi di palmo, 31 tipi di blocchi, 3 tipi di forza, tecniche rigide e tecniche flessibili, 5 elementi interni e 5 esterni, le 3 velocità e 3 tipi di stabilità.

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